sabato 27 febbraio 2016

Vespa PX 125/150/200

Il modello Vespa "Nuova Linea", anche chiamata "P-X" fu una grande rivoluzione in casa Piaggio. Nel 1977 fu subito pensata nelle tre motorizzazioni classiche per Piaggio, 125, 150 e 200, la PX incarnava "la vespa del futuro": nuova carrozzeria, diversa piega del manubrio, forcella anteriore rivisitata con dispositivo antiaffondamento, agile e scattante riscosse subito molto successo tra il pubblico. Le prime PX non avevano indicatori di direzione, non obbligatori al tempo, ma che erano disponibili come accessorio. Diventeranno di serie già dal 1980. In serie ed in opzione il miscelatore automatico della benzina. Rimasta pressoché invariata fino a tutto il 1999, a parte modifiche di dettaglio introdotte con la serie "Arcobaleno" della fine del 1984 e nuove colorazioni tempo per tempo introdotte, nel 1999 arriva la modifica più attesa: il freno anteriore a disco. Unito al miscelatore automatico di serie ed al faro alogeno anteriore sono le modifiche più importanti in tutto l'arco di produzione del modello. Tutte dotazioni che ne hanno aumentato la sicurezza attiva ("la Vespa ora frena e illumina la strada...") e l'affidabilità. È uscita di produzione nel febbraio 2008 dopo 30 anni di gloriosa carriera, più per scelta del produttore che per la acclarata difficoltà di omologare euro 3i motori. Resta il fatto che da allora l'immagine della Vespa PX è conservata dalla sua emanazione indiana LML che, importata anche in Italia, è omologata euro 3 e non risente di particolari limitazioni motoristiche. Prima del ritiro dal mercato della versione PX, la Piaggio ha prodotto una tiratura limitata a 1000 esemplari del P125X in livrea bianca e con una targhetta di identificazione riportante la dicitura "P125X Ultima Serie" ed il numero progressivo. Venduta a 4500 euro è andata esaurita nel giro di due settimane, a conferma della passione verso questo mezzo.
La Vespa PX 125 e PX 150 è stata ripresentata all'EICMA 2010 in versione euro 3 (sempre con motore 2 tempi) e dall'anno 2011 è nuovamente in vendita.

Nel 1977-1984 fu presentata negli Stati Uniti la P150e e la P200e, che avevano come caratteristiche oltre ad un contamiglia al posto del contachilometri, i catarifrangenti laterali (obbligatori in alcuni stati americani), la luce del folle, la spia degli abbaglianti sul cruscotto, la luce dello stop che si accendeva anche tirando il freno anteriore, un rubinetto benzina particolare, il fanale posteriore omologato per gli USA, gli spioncini sui tamburi per controllare l'usura dei ferodi, il blocchetto d'accensione a tre posizioni che permetteva di tenere accese le luci di posizioni anche a veicolo spento, la batteria 12Volt, i comandi sul manubrio rovesciati rispetto a quelli europei (quindi interruttore delle frecce a dx e devioluci a sx), interruttore di spegnimento motore d'emergenza come sulle attuali moto, tutti gli interruttori e le spie con la scritta in inglese della loro funzione, impianto elettrico con luci obbligatoriamente accese anche di giorno, il clacson con una melodia studiata solo che l'America, il carburatore da 20.20 anziché da 24.24 oltre ad un distanziale tra l'ammissione del carter e la scatola filtro per limitare le emissioni, tutte queste modifiche convinsero la Piaggio a fermare la produzione a 1.600 rarissimi modelli.


Nessun commento:

Posta un commento